Incentivi fiscali per dentisti, ecco i vantaggi di Transizione 4.0

Buone notizie sul piano degli incentivi fiscali per studi dentistici e cliniche odontoiatriche. Un’occasione da non perdere per rilanciare gli investimenti nell’ottica della trasformazione digitale, con alcune differenze tra singoli professionisti e società

22 Aprile 2021 | XDENT Informa

La Legge di bilancio 2021, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale numero 322 del 30 dicembre 2020, è come ogni anno ricca di incentivi fiscali, disposizioni e norme d’indirizzo. Un ampio capitolo riguarda la cosiddetta Transizione 4.0, vale a dire il processo di trasformazione del tessuto imprenditoriale italiano verso una maggiore digitalizzazione e sostenibilità ambientale. Per rilanciare gli investimenti gravemente penalizzati dalla pandemia da Covid-19, nella “manovra” sono stati stanziati 24 miliardi di euro derivanti dai fondi del Recovery Fund. Il legislatore ha chiarito che gli interventi sono finalizzati a favorire la riqualificazione digitale anche del settore sanitario, inclusa la categoria degli odontoiatri.

Agevolazioni per investimenti 4.0 in nuove tecnologie

Se si vuole fare la differenza sul mercato odontoiatrico è indispensabile accedere a strumenti materiali o immateriali che rendano più moderno ed efficiente il proprio lavoro all’interno dello studio dentistico.

Il piano Transizione 4.0 privilegia gli investimenti in nuove tecnologie, di fatto aumentando solo per l’anno 2021 le aliquote del credito d’imposta dall’attuale 40% al 50% per i beni materiali strumentali, afferenti al vecchio iperammortamento; mentre per i beni immateriali strumentali l’aliquota passa dal 15% al 20% di agevolazione di credito d’imposta.

Il beneficio del credito d’imposta è previsto per gli investimenti fino a 2,5 milioni di euro per i beni materiali, per quelli immateriali è previsto un massimale da 700 mila a 1 milione di euro, con retroattività per gli acquisti fatti dalla data del 16 novembre 2020, mentre è prevista la possibilità, per i contratti di acquisto dei beni strumentali definiti entro il 31/12/2022, di beneficiare del credito con il solo versamento di un acconto pari ad almeno il 20% dell’importo e consegna dei beni nei 6 mesi successivi (quindi, entro giugno 2023). Possono però usufruire di questi incentivi fiscali 4.0 solo i dentisti che si sono costituiti in forma di impresa. Diverso il discorso per i beni non 4.0, fruibili anche dai dentisti che operano in regime professionale tradizionale. Altra importante novità è, inoltre, la fruibilità del credito che è ridotta a 3 anni anziché 5 anni previsti in precedenza.

Beni materiali e immateriali 4.0

20%

Credito d’imposta

SOFTWARE GESTIONALE
SOFTWARE GESTIONALE

50%

Credito d’imposta

CASSE AUTOMATICHE
CASSE AUTOMATICHE
SOLUZIONE DELTADENT
SOLUZIONE DELTA-DENT

Nella Legge di Bilancio 2021, inoltre, è confermata la cumulabilità degli incentivi fiscali previsti dal Piano, con altri che riguardano l’acquisto degli stessi beni. In particolare per le aziende delle regioni del Sud è possibile accedere al Credito d’Imposta per il Mezzogiorno che sui beni strumentali 4.0 può arrivare anche al 45%. Un’occasione sicuramente irripetibile.

Incentivi fiscali anche per beni materiali e immateriali non 4.0

Un’altra significativa opportunità riguarda l’acquisto di beni strumentali non 4.0, cioè non strettamente finalizzati all’innovazione digitale. Si tratta di investimenti in arredi e attrezzature come, ad esempio, poltrona odontoiatrica o sistema di sterilizzazione; il rinnovo del mobilio della sala d’aspetto dello studio medico, o semplicemente il rinnovo dei computer di studio, talvolta troppo obsoleti e poco performanti. Mai in nessun caso sono agevolabili spese per immobili o autoveicoli. Come si può immaginare, la lista di prodotti è piuttosto ampia e deve essenzialmente rispettare due condizioni:

  • i prodotti acquistati devono essere necessariamente nuovi,
  • il prezzo unitario di ciascun prodotto deve superare i 516,46 euro.

I più informati, si accorgeranno che si tratta delle stesse condizioni del “vecchio” superammortamento che, per acquisti di beni non digitali o 4.0, prevedeva un’aliquota del 6%. La novità riguarda l’entità degli incentivi fiscali che, per questo tipo di investimento, si concretizza in un credito di imposta pari al 10% del valore.

Oltre ai beni fisici, rientrano nell’incentivo del 10% anche i servizi immateriali come ad esempio l’acquisizione di un brevetto o di un marchio registrato. Solo nel caso di beni e servizi finalizzati allo smart working l’aliquota sale a ben il 15%. C’è un limite di spesa ma è davvero elevato: due milioni per i beni materiali e un milione per quelli immateriali.

Quindi chi ha tempo non aspetti tempo, anche perché, gli odontoiatri che fatturano fino a 5 milioni di euro – praticamente tutti, compresi quelli a regime professionale tradizionale – possono utilizzare il credito in compensazione immediata, cioè subito, in un’unica quota annua.

Beni materiali NON 4.0

10%

Credito d’imposta fruibile a compensazione immediata

SOLUZIONI HARDWARE
SOLUZIONI HARDWARE

Cosa può fare XDENT per te?

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